Il prestito tra privati è un’operazione sempre più diffusa, soprattutto in un contesto economico in cui l’accesso al credito bancario può risultare complesso. Tuttavia, è essenziale che il prestito sia regolamentato da un contratto chiaro e conforme alla normativa vigente per evitare future controversie tra le parti.
Indice
DEFINIZIONE
Il prestito tra privati è un accordo con cui un soggetto (prestatore) concede una somma di denaro a un altro soggetto (debitore), con o senza l’applicazione di un tasso di interesse, e con l’impegno alla restituzione secondo termini concordati.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO DEL CONTRATTO DI PRESTITO TRA PRIVATI
- Codice Civile (art. 1813-1822): disciplina il mutuo, ovvero il prestito di denaro tra due soggetti.
- D.P.R. 600/1973: prevede gli obblighi fiscali relativi ai prestiti tra privati.
- Legge 108/1996: disciplina l’usura e il tasso massimo di interesse applicabile.
Il prestito tra privati è quindi legale, ma deve rispettare determinati requisiti per evitare problemi fiscali e legali.
TIPOLOGIE DI PRESTITO TRA PRIVATI
Il prestito tra privati può avvenire in diverse forme:
PRESTITO SENZA INTERESSI (MUTUO GRATUITO)
È la forma più semplice: il prestatore concede una somma di denaro senza richiedere interessi. Per evitare contestazioni fiscali, è consigliato stipulare un contratto scritto o formalizzare l’operazione con una scrittura privata autenticata.
PRESTITO CON INTERESSI (MUTUO ONEROSO)
Se il prestito prevede l’applicazione di interessi, questi non devono superare la soglia di usura fissata dalla Banca d’Italia. Il contratto deve specificare:
- Tasso di interesse applicato.
- Modalità di calcolo degli interessi (semplice o composto).
- Scadenza per il pagamento degli interessi.
PRESTITO CON GARANZIA
Il prestatore può richiedere una garanzia per tutelarsi dal rischio di insolvenza. Le garanzie più comuni sono:
- Fideiussione: un terzo soggetto garantisce il pagamento del debito.
- Pegno o ipoteca: il debitore offre un bene a garanzia.
PRESTITO TRA FAMILIARI
I prestiti tra genitori e figli, tra coniugi o tra altri familiari sono frequenti. Anche se generalmente sono senza interessi, è consigliabile formalizzare l’accordo per evitare future problematiche fiscali e successorie.
ELEMENTI ESSENZIALI DEL CONTRATTO DI PRESTITO TRA PRIVATI
Un contratto di prestito tra privati dovrebbe contenere i seguenti elementi:
- Dati delle parti (prestatore e debitore).
- Importo del prestito.
- Modalità di erogazione (bonifico, assegno, contanti nei limiti consentiti dalla legge).
- Durata del prestito e termini di restituzione.
- Presenza o assenza di interessi e relativo tasso.
- Eventuali garanzie.
- Clausole aggiuntive, come la possibilità di estinzione anticipata o penali in caso di ritardo.
Il contratto può essere redatto in forma privata o autenticata da un notaio per maggiore sicurezza.
MODALITÀ DI FORMALIZZAZIONE DEL CONTRATTO DI PRESTITO TRA PRIVATI
SCRITTURA PRIVATA
Il contratto può essere redatto come scrittura privata, firmata da entrambe le parti. Per dare una data certa al documento, è possibile:
- Registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate.
- Autenticare le firme presso un notaio.
- Inviare il contratto tramite PEC o raccomandata A/R.
ATTO NOTARILE
Per somme elevate o prestiti con garanzia, è consigliabile rivolgersi a un notaio, che garantisce la legalità dell’operazione e la conformità agli obblighi fiscali.
ASPETTI FISCALI E DICHIARAZIONE DEL PRESTITO
REGISTRAZIONE DEL CONTRATTO DI PRESTITO TRA PRIVATI
Non è obbligatoria, ma se registrato, il contratto è soggetto a imposta di registro pari al 3% dell’importo del prestito, salvo esenzioni.
DICHIARAZIONI AI FINI FISCALI
- Il prestatore deve dichiarare gli eventuali interessi percepiti come redditi di capitale.
- Il debitore può dedurre gli interessi passivi se il prestito è destinato a finalità specifiche (es. acquisto prima casa).
Per evitare contestazioni da parte del fisco, il passaggio di denaro dovrebbe avvenire sempre tramite bonifico bancario con causale chiara (es. “Prestito infruttifero tra privati”).
RECUPOERO DEL CREDITO IN CASO DI INSOLVENZA
Se il debitore non restituisce il prestito, il prestatore può:
- Inviare una diffida formale con raccomandata A/R o PEC.
- Avviare un procedimento giudiziario per ottenere un decreto ingiuntivo.
- Escutere eventuali garanzie se previste dal contratto.
L’azione legale deve essere intrapresa entro 10 anni dal termine stabilito per la restituzione.
CONTRATTO DI PRESTITO TRA PRIVATI
Il prestito tra privati è una pratica diffusa ma richiede attenzione per evitare problemi legali e fiscali. Un contratto chiaro e dettagliato è fondamentale per garantire la tutela di entrambe le parti e prevenire controversie. Per ridurre i rischi:
- Utilizzare sempre metodi tracciabili per il trasferimento di denaro.
- Specificare chiaramente le condizioni del prestito.
- Considerare la registrazione del contratto per maggiore tutela.
- Rispettare le normative fiscali per evitare sanzioni.
Affidarsi a un professionista, come un avvocato o un notaio, può essere una scelta prudente per garantire la validità del contratto e proteggere i diritti delle parti coinvolte.
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Foto Agenzia Liverani