La responsabilità sanitaria contrattuale rappresenta un tema centrale nel panorama giuridico italiano, in quanto riflette l’interazione tra il diritto alla salute e il diritto contrattuale. Con il progressivo riconoscimento del diritto alla salute come un diritto fondamentale garantito dall’articolo 32 della Costituzione italiana, è emersa la necessità di regolare in modo puntuale le obbligazioni derivanti dalle prestazioni sanitarie, tutelando il paziente da eventuali disservizi o errori.
Indice
DEFINIZIONE E FONDAMENTO DELLA RESPONSABILITÀ SANITARIA CONTRATTUALE
La responsabilità sanitaria contrattuale si configura quando una struttura sanitaria (pubblica o privata) o un professionista della salute non adempie correttamente agli obblighi derivanti dal contratto stipulato con il paziente. Tale contratto può essere espresso (ad esempio, attraverso il consenso informato firmato dal paziente) o tacito, derivante dall’accettazione del paziente per ricevere una prestazione sanitaria. L’articolo 1218 del Codice Civile italiano è il fondamento normativo di questa responsabilità. Esso prevede che il debitore (in questo caso il medico o la struttura sanitaria) sia tenuto a risarcire il danno derivante dall’inadempimento o dall’inesatto adempimento delle obbligazioni, salvo dimostri che l’inadempimento è stato causato da impossibilità della prestazione per cause a lui non imputabili.
OBBLIGAZIONI PRINCIPALI NEL RAPPORTO SANITARIO
Il contratto di cura comporta obbligazioni specifiche per la struttura sanitaria e per il professionista:
- Obbligazione di mezzi e non di risultato: generalmente, l’obbligazione medica non garantisce un risultato specifico (ad esempio, la guarigione), ma impone il dovere di utilizzare tutte le competenze e risorse disponibili per perseguire il miglior interesse del paziente.
- Obbligo di informazione: il medico deve fornire al paziente tutte le informazioni necessarie riguardo alla diagnosi, al trattamento e ai rischi connessi. L’informazione è elemento essenziale per il consenso informato, senza il quale la prestazione potrebbe risultare illecita.
- Obbligo di diligenza: il medico deve operare con la diligenza qualificata richiesta dalla professione, che varia in base alla specializzazione e alla complessità del caso clinico.
PROVA DELL’INADEMPIMENTO
Nell’ambito della responsabilità contrattuale, il paziente ha l’onere di provare l’esistenza del contratto e il danno subito. Tuttavia, è il medico o la struttura sanitaria a dover dimostrare che l’inadempimento non è imputabile a propria negligenza o imperizia. Questo regime probatorio agevolato per il paziente è uno degli aspetti distintivi della responsabilità contrattuale rispetto a quella extracontrattuale.
EVOLUZIONE GIURISPRUDENZIALE SU RESPONSABILITÀ SANITARIA CONTRATTUALE
La giurisprudenza italiana ha contribuito a delineare i confini della responsabilità sanitaria contrattuale, introducendo criteri per valutare la diligenza e l’adeguatezza delle cure prestate. La storica sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 577 del 2008 ha chiarito che la responsabilità sanitaria ha natura prevalentemente contrattuale, anche in assenza di un contratto esplicito, in virtù di un “contatto sociale” tra paziente e struttura sanitaria. Con l’introduzione della Legge Gelli-Bianco (Legge 24/2017), il legislatore ha cercato di razionalizzare il sistema delle responsabilità sanitarie. La legge distingue la responsabilità contrattuale della struttura sanitaria dalla responsabilità extracontrattuale del medico libero professionista, riservando però al paziente la facoltà di scegliere il regime che gli garantisce maggiori tutele.
RISARCIMENTO DEL DANNO PER RESPONSABILITÀ SANITARIA CONTRATTUALE
Nel caso di inadempimento, il paziente può richiedere il risarcimento dei danni subiti. Questi possono includere:
- Danni patrimoniali: spese mediche, mancati guadagni, costi per eventuali terapie future.
- Danni non patrimoniali: sofferenze fisiche, danni morali e psicologici.
Il risarcimento deve essere adeguato a compensare integralmente il danno, tenendo conto della gravità dell’inadempimento e delle conseguenze subite dal paziente.
RESPONSABILITÀ SANITARIA CONTRATTUALE
La responsabilità sanitaria contrattuale rappresenta uno strumento cruciale per garantire la qualità e la trasparenza delle prestazioni sanitarie. La sua applicazione richiede un equilibrio tra la tutela dei diritti del paziente e la necessità di proteggere i professionisti della salute da richieste infondate. L’evoluzione normativa e giurisprudenziale in questo ambito continua a rappresentare una sfida per il sistema giuridico, con l’obiettivo di conciliare giustizia ed efficienza nella gestione delle controversie.
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Foto Agenzia Liverani