La risoluzione del contratto è un istituto giuridico di fondamentale importanza nel diritto civile, disciplinato dal Codice Civile e dalla normativa vigente. Si tratta di un rimedio volto a sciogliere il vincolo contrattuale a seguito del verificarsi di determinate circostanze che impediscono la prosecuzione del rapporto obbligatorio tra le parti.
Indice
DEFINIZIONE E FONDAMENTO GIURIDICO DELLA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
La risoluzione del contratto trova la sua disciplina principale nel Codice Civile agli articoli 1453 e seguenti. Essa consiste nello scioglimento del contratto in conseguenza di un evento che ne impedisce l’ulteriore esecuzione o che rende impossibile il raggiungimento dello scopo pattuito. A differenza dell’annullamento o della nullità, che agiscono con effetti retroattivi, la risoluzione opera generalmente ex nunc, ossia dal momento in cui viene dichiarata.
TIPOLOGIE DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
La risoluzione del contratto può avvenire per diverse cause previste dalla legge. Le principali tipologie sono:
RISOLUZIONE PER INADEMPIMENTO
La risoluzione per inadempimento è disciplinata dall’art. 1453 c.c. e si verifica quando una delle parti non adempie alle proprie obbligazioni contrattuali. In tal caso, la parte adempiente può agire per ottenere la risoluzione del contratto e, se del caso, il risarcimento del danno subito. Gli elementi essenziali per la risoluzione per inadempimento sono:
- Gravità dell’inadempimento, che deve essere tale da compromettere l’equilibrio del contratto;
- Colpa del debitore, salvo che l’inadempimento non sia dovuto a cause di forza maggiore;
- Diffida ad adempiere, ove prevista, con la concessione di un termine per l’adempimento (art. 1454 c.c.).
RISOLUZIONE PER ECCESSIVA ONEROSITÀ SOPRAVVENUTA
L’art. 1467 c.c. prevede la possibilità di risoluzione nei contratti a esecuzione continuata o periodica quando, per eventi straordinari e imprevedibili, l’adempimento di una delle parti diventa eccessivamente oneroso. In questo caso, la parte che subisce l’eccessiva onerosità può chiedere la risoluzione, a meno che l’altra parte non offra un’equa modifica delle condizioni contrattuali per ristabilire l’equilibrio originario.
RISOLUZIONE PER IMPOSSIBILITÀ SOPRAVVENUTA
Se l’esecuzione della prestazione diventa impossibile per una causa non imputabile alla parte obbligata, il contratto si risolve di diritto (art. 1463 c.c.). L’impossibilità deve essere:
- Oggettiva, cioè riguardare l’intera prestazione e non solo parte di essa;
- Definitiva, non essendo possibile una mera sospensione temporanea dell’obbligo contrattuale.
Esempi classici includono la distruzione di un bene oggetto del contratto o l’emanazione di una legge che vieti l’esecuzione della prestazione pattuita.
EFFETTI DELLA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Gli effetti della risoluzione variano a seconda della tipologia di contratto e delle clausole contrattuali specifiche. In generale, si distinguono:
- Effetti restitutori: le parti devono restituire quanto già ricevuto (ad esempio, il pagamento di somme di denaro o la restituzione di beni già consegnati);
- Effetti risarcitori: la parte inadempiente può essere condannata al risarcimento del danno subito dall’altra parte;
- Cessazione delle obbligazioni: dal momento della risoluzione, le parti non sono più vincolate al contratto.
CLAUSOLE CONTRATTUALI SULLA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Molti contratti prevedono specifiche clausole di risoluzione, tra cui:
- Clausola risolutiva espressa (art. 1456 c.c.): stabilisce che il contratto si risolve automaticamente in caso di mancato rispetto di determinate obbligazioni;
- Termine essenziale (art. 1457 c.c.): se il termine per l’adempimento è essenziale, l’inadempimento determina automaticamente la risoluzione;
- Condizione risolutiva (art. 1353 c.c.): il contratto si scioglie se si verifica un evento futuro e incerto previsto dalle parti.
RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
La risoluzione del contratto rappresenta uno strumento fondamentale per tutelare i contraenti in caso di inadempimento, eccessiva onerosità o impossibilità sopravvenuta. È essenziale per le parti comprendere i meccanismi giuridici alla base della risoluzione al fine di negoziare e redigere contratti equilibrati e conformi alla legge, evitando il sorgere di contenziosi.
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Foto Agenzia Liverani