Il contratto di lavoro intermittente, anche noto come contratto a chiamata, è una tipologia di contratto di lavoro subordinato particolarmente flessibile, in cui il lavoratore si rende disponibile a svolgere una prestazione lavorativa solo su richiesta del datore di lavoro. Si tratta di un contratto utilizzato per esigenze lavorative occasionali o non continuative, e risulta particolarmente adatto per le attività che richiedono una forza lavoro variabile o stagionale.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE

Il contratto di lavoro intermittente si distingue per alcune caratteristiche peculiari:

  1. Discontinuità della prestazione: il lavoratore non svolge una prestazione lavorativa continuativa, ma solo quando viene “chiamato” dal datore di lavoro. La prestazione è dunque saltuaria e dipende dalle effettive esigenze dell’azienda.
  2. Obbligo di disponibilità: il contratto può prevedere che il lavoratore sia tenuto a rispondere alle chiamate del datore di lavoro (obbligo di disponibilità), oppure che il lavoratore possa decidere se accettare o meno la chiamata (assenza di obbligo di disponibilità).
  3. Indennità di disponibilità: nel caso in cui venga pattuito un obbligo di disponibilità, il lavoratore ha diritto a un’indennità aggiuntiva per il periodo in cui è in attesa della chiamata, anche se non viene effettivamente impiegato. Questo compenso è un corrispettivo per la “disponibilità” garantita al datore di lavoro.
  4. Durata del contratto: il contratto può essere stipulato sia a tempo determinato che indeterminato. Tuttavia, il numero di giornate effettivamente lavorate nell’arco di un anno non può superare le 400, pena la trasformazione del contratto in un rapporto a tempo pieno e indeterminato.

QUANDO È POSSIBILE STIPULARE UN CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE

Il contratto di lavoro intermittente può essere utilizzato solo in determinate condizioni, stabilite dalla legge o dai contratti collettivi di categoria. Le principali circostanze in cui è ammesso sono:

  1. Attività di carattere discontinuo o intermittente: la normativa prevede che il lavoro a chiamata possa essere utilizzato per quelle attività che, per loro natura, non necessitano di una prestazione lavorativa continuativa, come ad esempio nel settore del turismo, dello spettacolo, della ristorazione e in altre attività stagionali.
  2. Limiti di età: può essere stipulato con lavoratori di età inferiore ai 24 anni (purché la prestazione termini entro il compimento del 25° anno) oppure con lavoratori di età superiore ai 55 anni. In questi casi, non è necessario che vi sia una discontinuità o occasionalità della prestazione.
  3. Previsioni dei contratti collettivi: i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali possono definire ulteriori ipotesi di utilizzo del lavoro intermittente, specificando le condizioni e i limiti di applicazione.

OBBLIGHI FORMALI E MODALITÀ DI CHIAMATA NEL CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE

La legge prevede che il contratto di lavoro intermittente debba essere stipulato in forma scritta e deve contenere alcuni elementi essenziali, tra cui:

  • La durata del contratto, se a termine.
  • Le modalità con cui il datore di lavoro effettuerà la chiamata (ad esempio, tramite email, SMS o altro mezzo concordato).
  • I tempi di preavviso per la chiamata (di norma almeno un giorno di preavviso).
  • L’eventuale indennità di disponibilità, se prevista.

Prima di ogni prestazione lavorativa, il datore di lavoro è inoltre tenuto a comunicare la chiamata al Ministero del Lavoro, tramite un’apposita comunicazione obbligatoria (che può essere effettuata tramite SMS, fax, email o tramite il sistema telematico del Ministero). Questo adempimento è necessario per evitare il rischio di sanzioni amministrative.

DIRITTI E DOVERI DELLE PARTI NEL CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE

Anche nel contratto di lavoro intermittente, sia il lavoratore che il datore di lavoro hanno diritti e doveri specifici, simili a quelli dei contratti di lavoro subordinato più tradizionali.

DIRITTI DEL LAVORATORE

  • Retribuzione: il lavoratore a chiamata ha diritto alla retribuzione proporzionata alle ore effettivamente lavorate. La retribuzione deve essere in linea con quella prevista dai contratti collettivi nazionali applicabili al settore di riferimento.
  • Contributi previdenziali e assistenziali: il lavoratore intermittente è soggetto a copertura contributiva come gli altri lavoratori subordinati. Questo significa che ha diritto all’assicurazione per la malattia, la disoccupazione (NASpI), la maternità e gli altri benefici previsti dal sistema previdenziale italiano.
  • Indennità di disponibilità: se il contratto prevede un obbligo di disponibilità, il lavoratore ha diritto a ricevere l’indennità di disponibilità anche durante i periodi in cui non viene chiamato. Questo compenso è stabilito dai contratti collettivi e non può essere inferiore a un minimo fissato dalla legge.

DOVERI DEL LAVORATORE

  • Obbligo di rispondere alla chiamata: se il contratto prevede un obbligo di disponibilità, il lavoratore deve rispondere alla chiamata del datore di lavoro. Un rifiuto ingiustificato può comportare la perdita dell’indennità di disponibilità e, nei casi più gravi, la risoluzione del contratto.
  • Rispetto delle direttive: durante le giornate di lavoro effettivo, il lavoratore è tenuto a rispettare le istruzioni del datore di lavoro, come in qualsiasi altro contratto di lavoro subordinato.

VANTAGGI E SVANTAGGI DEL CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE

VANTAGGI PER IL DATORE DI LAVORO

  • Flessibilità: il datore di lavoro può chiamare il lavoratore solo quando ha effettivamente bisogno, ottimizzando così i costi del personale.
  • Riduzione del rischio: il contratto intermittente consente di avere manodopera disponibile per le esigenze temporanee senza dover ricorrere a contratti più rigidi e onerosi, come il tempo indeterminato.

VANTAGGI PER IL LAVORATORE

  • Maggiore libertà: in assenza di obbligo di disponibilità, il lavoratore ha la possibilità di accettare o rifiutare la chiamata, mantenendo una certa flessibilità personale.
  • Possibilità di combinare più attività: il lavoro a chiamata consente di integrare il reddito con altre attività lavorative o personali.

SVANTAGGI PER IL LAVORATORE

  • Incerta continuità lavorativa: il lavoratore potrebbe non ricevere un numero sufficiente di chiamate, con conseguente incertezza economica.
  • Precarietà: la discontinuità del rapporto di lavoro rende difficile pianificare la propria carriera lavorativa o accedere a benefici come prestiti o mutui.

CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE

Il contratto di lavoro intermittente rappresenta uno strumento utile sia per i datori di lavoro che hanno bisogno di flessibilità, sia per i lavoratori che cercano un impiego temporaneo o non continuativo. Tuttavia, esso comporta una serie di limitazioni e obblighi formali che devono essere attentamente rispettati per evitare controversie legali. Prima di sottoscrivere un contratto di questo tipo, è consigliabile consultare un esperto in diritto del lavoro per garantire che tutte le clausole siano conformi alla legge e che le esigenze delle parti siano adeguatamente tutelate.

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Foto Agenzia Liverani